Ritardi nei soccorsi e mancata o errata diagnosi di patologie

A volte basta un ritardo nei soccorsi oppure la mancata o errata diagnosi di patologie per dar vita a casi di malasanità.
Le cause possono essere molte: negligenza o imperizia, ma anche mancanza di attrezzature o di personale medico e paramedico, a causa dei numerosi tagli alla spesa pubblica nel settore sanitario, specialmente nel Sud Italia.
La cronaca riporta diversi casi di malasanità dovuti a ritardi nei soccorsi o da mancata diagnosi di patologie.
Nel giugno 2014, un ragazzo di 12 anni di Palma Campania è morto poiché i medici non si sono accorti che aveva un polmone perforato e lesioni all'intestino. (Fonte: Il Messaggero)
Nel gennaio 2015, a Gela in provincia di Caltanissetta, un uomo di 53 anni che accusava forti dolori al petto è morto d'infarto dopo aver aspettato un'ora al pronto soccorso di essere visitato da un medico. (Fonte: La Sicilia Web)
Nel febbraio 2015, una bimba rifiutata dal reparto di neonatologia del Cannizzaro di Catania, dove però c'era un posto libero per il ricovero, è morta sull'ambulanza mentre veniva trasportata all'ospedale di Ragusa. (Fonte: La Repubblica)
A Palermo, nel gennaio 2016, una donna di 41 anni è morta per un'emorragia, poiché non le erano stati riscontrati calcoli alla colecisti. (Fonte: La Sicilia Web)
Nel luglio 2017 un uomo di Catanzaro è stato operato in ritardo ed è rimasto paralizzato a vita, per cui l'ospedale è stato condannato a risarcire al paziente la somma di 680 mila euro. (Fonte: Il Quotidiano del Sud)
Nell'agosto 2017, un ragazzo di Torre del Greco è morto dopo aver atteso 4 ore per fare una TAC all'ospedale Loreto Mare di Napoli. (Fonte: La Repubblica)
Il primo agosto 2017, a Taormina in provincia di Messina, un ragazzo di Fiumefreddo di Sicilia di 21 anni è morto per ritardi nel ricovero, nonostante fosse giunto in ospedale con febbre altissima. (Fonte: La Sicilia Web)
Sempre nell'agosto 2017, alla stazione centrale di Napoli, dopo ben otto chiamate al 118, un uomo di 42 affetto da talassemia è morto poiché non è stata inviata un'ambulanza per soccorrerlo. (Fonte: La Repubblica)
L'8 ottobre 2017, un ragazzo di 17 anni di Reggio Calabria è morto per il cattivo funzionamento di molti organi vitali dopo due ricoveri durante i quali non era stata effettuata nessuna diagnosi dai medici del grande ospedale metropolitano. (Fonti: Il Mattino e Il Quotidiano del Sud)
Il 9 dicembre 2017, una ragazza è morta in circostanze da chiarire, dopo un'ora dal ricovero per forti dolori addominali all'ospedale Vito Fazzi di Lecce. (Fonte: Quotidiano di Puglia)
Nel caso di danni causati da ritardi nei soccorsi o da mancata diagnosi di patologie, è possibile valutare la gravità dell'errore medico e richiedere un indennizzo.
L'associazione ERMES offre supporto socio-psicologico e consulenza medico-legale gratuita per valutare casi di malasanità dovuti a ritardi nei soccorsi o da mancata diagnosi di patologie, offendo la possibilità di richiedere un risarcimento dei danni come previsto dalla normativa italiana.
Consulenza gratuita
Se ritieni di essere stato vittima di un errore medico o di un episodio di malasanità, contattaci per una valutazione del caso e per ricevere tutti i suggerimenti utili per portare avanti la tua richiesta di giustizia.
La valutazione preliminare del caso avviene sempre presso l'ufficio centrale di NAPOLI, previo invio della documentazione medica a mezzo e-mail o posta.
Successivamente, in caso di parere positivo, sarà possibile concordare un appuntamento con un consulente legale dell'Associazione presso una delle nostre sedi.
Chi deve sottoporsi ad un intervento di CHIRURGIA ESTETICA può acquistare una consulenza online per evitare disavventure.
