Danni ed errori medici in chirurgia generale

Il rischio in medicina non potrà mai essere pari a zero, ma assicurare una buona qualità delle prestazioni medica può ridurre di molto i casi di malasanità.
Nella speciale classifica degli errori sanitari, al primo posto figurano quelli chirurgici che rappresentano circa il 32% dei sinistri denunciati.
Gli errori medici commessi in chirurgia generale possono portare ad un risarcimento del danno, spesso liquidato dalle assicurazioni sottoscritte personalmente dai medici o direttamente dalle strutture ospedaliere.
Oltre alle casistiche di seguito specificate, la cronaca riporta anche casi di malasanità provocati da negligenza medica.
Nel febbraio 2008, Giuseppe Cangemi, un giovane calciatore ventiquattrenne di Palermo è morto dopo un'operazione alla mano fatta nonostante i valori del sangue fossero completamente sballati. (Fonte: Giornale di Sicilia)
Nel luglio del 2015, invece, la mancata osservanza del digiuno pre-operatorio provoca la morte dell'architetto Gino Pucciarelli di 49 anni, operato per la rimozione delle tonsille al Policlinico di Perugia. (Fonte: Tuscia Web)
Nel dicembre 2016, a Sorrento in provincia di Napoli, una donna di 88 anni è morta dopo essere caduta da una barella mentre veniva condotta in Radiologia per eseguire una radiografia addominale. (Fonte: Il Mattino)
Negli ultimi anni, il Ministero della Salute ha adottato diverse misure per cercare quanto meno di arginare il problema degli errori medici e sanitari in genere.